RAJBERTI - Arte di convitare parte seconda - 1937
A certe tavole numerose, per dirla qui in confidenza, non v'accorgete dalla varietà della forma e della cifra che le posate strettament e necessarie sono per metà imprestate? E dove le persone di servizio sono già troppo poche, dovrà uno correre un tratto in cucina per lavare la vostra posata, e intanto lasciarvene pr-i vo per cinque minuti? Ci vuole occhio e riflessione anche in queste faccenduole. Il così detto tatto socia- le, ossia i l saper vivere, consiste piuttosto nel capire i rapporti e le convenienze del gran numero delle cose piccole, che del piccol numero delle cose grandi e straordinarie; dove, se le passioni fanno velo al- l'intelletto, siamo quasi tutti d'un criterio eguale, e soggetti a pigliar gamberi spaventosi. Il saper vi- vere consiste nel sentire quasi istintivamente, cioè per rapido e inavvertito esercizio del buon senso, l'atmosfera in cui ci troviamo collocati, e saper su- bito acclimatarvici : e in un sito essere affatto alla buona, in un altro tenerci a livello delle più squisite maniere: entrando in un circolo di persone nuove, indovinarne dalle prime parole, e quasi dal primo giro d'occhio sulle fisonomie, l'indole dominante, e non fare i l dotto con gjl'ignoranti, nè i l frizzante coi semplici, nè i l democratico con quei del blasone, nè lo stordito o lo sciocco, se è possibile, con gente
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