RAJBERTI - Arte di convitare parte seconda - 1937

polpette è Mi lano, dove se ne fa grande consumo; dove mi ricordo aver sentito molti anni addietro un vecchio conte a sclamare : « Se si potesse raccogliere tutte le polpette che io ho mangiate in vita mia, vi sarebbe da selciarne la città dalla Piazza del Duomo fino al dazio di Porta Orientale. » Pensiero poetico, iperbole sublime degna d'un gran patrizio princ-i pe delle polpette! Ora, io dimando: se costituisco- no una vivanda tutta italiana e nostrale, non è ap- punto i l caso di farne orgogliosa mostra sulle mense migliori? non difenderemo fino all'ultimo respiro la nazionalità e l'indipendenza... almeno nelle pol- pette? Ricordiamoci qualche volta i versi meravi- gliosi del nostro non mai abbastanza lagrimato Giust i: Chi del natio terreno i doni sprezza, E i l mento in forestieri unti s'imbroda, • La cara patria a non curar per moda Talor s'avvezza. Filtra col sugo di straniere salse In noi di voci pellegrina lue: Brama ci fan d'oltramontano bue L'anime false. Taluno potrebbe objettar e che hanno perduto i l loro * 9 0—

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=