RAJBERTI - Arte di convitare parte seconda - 1937
credito perchè nelle volgari taverne vengono confe- zionate e infarcite con materie scadenti, o peggio ancora con ogni avanzo e rifiuto dei giorni passati. Ma chi v'insegna di andarle a mangiare nelle osterie del popolacc... volevo dire di quella porzione di popolo che non si deve più chiamar popolaccio? State un po' a vedere che non si beverà più i l vino sincero per la paura dei vini traditori, e che neghe- remo la dovuta venerazione all'oro, perchè i falsarli mandano in circolazione monete di lega ladra. Dopo questo sfogo di amor filiale verso la cara patria, la- scerò che ognuno la pensi a suo modo in tale argo- mento, e chiuderò con un aneddoto interessante. Durante i l cessato Regno d'Italia (intendo quello che cessò nel 1814) i l prefetto di un certo dipartimento era ghiottissimo per le polpettine e ne faceva la sua quotidiana delizia. Occorse, come occorreva spesso, di dover celebrare una vittoria di Napoleone col so- lito T e d emu e coll'inevitabile pranzo diplomatico. - La sera antecedente, fattosi recare dal cuoco la lista dei piatti, nello scorrerla disse: «E le polpette? — Oh, si figuri : almeno per dimani bisogna farne sen- z a: è pranzo di etichetta. — Vi dico che voglio le polpette, e non ascolto repliche. —- Mi perdoni, ma piuttosto lascio qui grembiale e berretta e vado via :
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