RAJBERTI - Arte di convitare parte seconda - 1937

eccezione della tale: ora è la signora Zenobia che I vi racconta del suo insuperabile ribrezzo sino dalla infanzia per ogni sorta di stracchini e di formaggi grassi, dei quali i l solo odore le sconvolge lo sto- maco: e che quand'era piccina, suo padre e sua madre, credendolo un capriccio, tentarono cento volte di romperglielo con le buone e con le cattive, fino col farle mangiare lo stracchino nascosto e lar- vato da altre materie alimentari; ma ella ne stava malissimo e sempre lo rimetteva. Oh caro a tavola, oh adorabile quell'elegantissimo r i m e t et e r della si- gnora Zenobia! Il male sarebbe assai minore se i l padrone e la pa- drona di casa s'incaricassero soli di questo genere di persecuzione: due contro molti si stancherebbe- ro, e di quando in quando lascerebbero respirare le loro vittime. Ma quella cura se la dividono gli amici di confidenza, gli abituati della casa, che spes- so sono i più insistenti e accaniti. Che più? perfino il commensale novizio e timido, entrato in relazione coi vicini di posto per qualche sommessa ciarla, ne approfitta subito per animarli almeno sotto voce: «Come mangia poco la signora! — Ma lei si tira giù le dosi omeopatiche. —- Perchè lascia passare que- sto intingoletto ? Ha un odore che rapisce. » E non

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