RAMBALDI - Ambrosia arabica - 1691 copia
i S roni tacauatedal tratt. i . d e l l i b. i . d ' A u i c e n n a, cioè vna graf fa, e b i anca, che tanto vale, quanto il dire imma tur a, e c r u d a, e l 'al tra, che per eifere più ma t u r a, e per- fetta, nel vi trino verdegg i a. Que- fta è quella,che per effere mi g l i o- re fi deue fciegliere per torrefare, má per eiTer comporta di par r i- celle vo l a t i l i, legate, come da g l u- tine, col mezzo d ' vn certo flegma, non fi deue efponere à fuoco ga- gl iardo, perciò bal leranno due, ò tre lib.per volta pofte intiere détro vna padella d ' acc i a i o, òcat ino d i terra vittiato fpar fo, à fuoco d i carboni foaue, fchiuando ogni fia. m a, con andarlofempre voltando con ftromentidi legno , ò ferrod guifa d i f pa t o l a, fin che acqui f ii quel colore o f c u r o, che noi chi a- mi amo caftagno ( mi non g ià ne- ro , perche abbruggiato altro non vi rimane, che vn capo mor to pri« uo
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