RAMBALDI - Ambrosia arabica - 1691 copia
9 fo Galeno, che il darlo all'infera mo, fecondola lor opra poi, giuoco d'incoflante fortuna , e ben fpeffo^ con la morte di chi [configliatoli prende y perche , fe fon gagliardi, dano quelle gran fcojk a lo fio- maco 5 che poi [concertano le for- %e di tutte le vifcere, oltre che pe- netrando nel fangue lo difpongono à febrìli tumulti j fe poi fon deboli, fpronano gl'intejlini con tanta len- te^ga ; che non evacuando à ba- fianca confondono il buono, in- fettano col difponere ogni cofa à corrutcle grauifjime, Ti priego Lettore à compatir la vecchiaia , màfe perforte mai tu volefjì farmi il Fifcale difillabe per il mio flìle eh* è freddo t'auuifo y che le felci freddijjime percoffe dal calibe mandati fuori fcìntille > che abbruggiano \ f? poi leggerai f°nya liuore i mieifenfi, li trouerai tut- ti intenti allo fcruttinio della ve- rità , quale à guifa del Rè dell' *Àpi non tien pungolo per ferire, mi bensì for^a per diffenderfi , e A s fi
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