RATTO - LA CUCINIERA GENOVESE - 1893 copia
— 17 — 0 che non la lasci scoperta in alcun luogo. Chiudetelo ermeticamente e ponetelo in silo secco. Quando -volete servirvi della carne per la cucina, lavatela diligentemente per estrarne tutta la pol- vere. Con questo processo la carne si conserva per più di mi mese senza che soffra. Modo ili c on s e r v a re l e nova f resca. III. Copritelo più volte di vernice comune o cTolio, ovvero con grasso di montone, affine d'impedire 1" accesso dell' aria esterna. Si ottiene lo stesso risultato immergendo le uova nel latte di calce, e tenendovele per qualche giorno; allora i pori del guscio sono turati esternamente dal deposilo di calce che vi si forma. Si possono conservare parimente le uova met- tendole in un barile con buona cenere stacciala, ovvero con suolo di sale e d'uova alternativa- mente. Àncora si possono mettere le uova in un orciuolo, e versarvi sopra del grasso di montone liquefatto, ma non troppo calilo. In tal modo si riesce a conservarle per un anno o due. I l o do di c on s e r v a re l e f ru l la IV. Si conservano fresche le frutta, come al- bicocche, pesche, prugne, ecc. fasciandole di stoppa, e quindi- immergendole nella cera gialla liquefatta, la quale, raffreddandosi, forma un into- naco impenetrabile all' aria. Avvertite però che la sloppa ricopra bene tulio il frullo acciò la cera non arrivi ad impiastrarne la buccia; come %
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