RATTO - LA CUCINIERA GENOVESE - 1893 copia
— 244 — e 50 grammi di mandorle amare: quindi estrae- tele, mondatele e ponetele in acqua fresca, dopo uno 0 flue minuti levatele, e, bene rasciutte con salvietta od altro pannolino, pestatele in mortaio con un po' di scorza di limone raschiata; unitevi 300 grammi di zucchero bianchissimo, e nuova- mente pestate sicché diventino una pasta. Sbat- tete quindi per una mezz'ora con mazzo di filo di ferro o di vimini 12 tuorli d'uova . uniteli colla pasta anzidetta, e con un cucchiaio rime- state assai bene, versate il tutto in un piattello ili rame, unto di burro; e spolverizzato di zuc- chero line, ovvero in altra l'orma che meglio vi piaccia, e ponetelo sopra cenere ben calda con fuoco moderato di sopra. Raggiunta clic avrà la sua cottura, levatela e spolverizzatela di zucchero. NOTA. — Volendo, potete incrostarla superiormente eoi s queute composto: sbattete un bianco d'uovo, intridetevi zucchero in polvere bianchissimo, il sugo d'un limone e rimestale, ungetene poscia eolia barba d'una penna la su- perficie ancor calda, e fatela disseccare a leggero calóre, ovvero facendovi passar sopra mia palella infuocata man- tenuta a conveniente distanza. P a g l i e r i n i (Z'obel/etU) e o l i a ma i - n i e l l a t a. I IT. Ungete di burro le forme da pasticcini, e fasciatene l'interno colla suddetta pasta frolla, lasciandole vuote nel mezzo, r i empi t e le di quel la marmellata che più vi piace e poscia copritele con una sfilila delia medesima pasta; (brinatevi in a l l uno sul l ' ur lo una specie di r i camo a sme r lo (a i-<ii'ij'iij r metteteli a eUocere^in forno,-oppure
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