RATTO - LA CUCINIERA GENOVESE - 1893 copia
— 866 — « i l l u d e 1 1ST. Disponete sulla madia 240 grammi di Ia- lina -bianca, fatevi nel mezzo un buco e mettetevi una presa di sale ed un uovo intiero. Fate pasta, aggiungendo di tanto in tanto dell'acqua tiepida salata e del latte, in modo che la pasta resti molle e non si attacchi alla madia. Lavoratela fino a che cominci a far bolle, poi involgetela in un pannolino infarinato e mettetela in sito caldo a posare per mezz'ora. Stendetela col matterello il più sottile che potete, indi continuate a disten- derla ed assottigliarla lavorandovi per dissotto colle dita ben infarinate. Ridotta alla grossezza di un foglio di carta, copritela con fettine sottili di pomi mondati; disponete fra le fette dei pomi dell'uva di Corinto nella dose di 3 onde; spol- verizzate i frutti con tre oncie di zucchero, la raschiatura d"un mezzo limone e un quarto d'on- cia di cannella: seminatevi dei pezzetti di burro del peso in tutto di 4 oncie, oppure fatelo fon- dere ed ungete con esso i frutti servendovi a ciò di un mazzo di penne di cappone. Giunti a questo punto, prendete un angolo della pasta e piegatelo sulla parte vicina, poi continuate a ruo- tolare pasta e frutti insieme tinche datale la forma di un polpettone, l'attorcerete in ispirale;, perchè occupi minor spazio nella teggbia , spal- mata di butirro. Ungete di butirro fuso il di sopra dello strudel e lasciatelo cuocere in essa teggbia per tre quarti d'ora con fuoco sotto e sopra. Ai penai si potranno sostituire le pesche, le albicoc- che, le pere, le fragole, l"uva moscatella.
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