RATTO - LA CUCINIERA GENOVESE - 1893 copia

— 57 — \ a» t r i t i i {Reg incl. Ie) al s u go o al bur r o. 57. Comprate dal vermicellaio nastrini di pasta fine, cuoceteli e conditene alla stessa maniera dei maccheroni di Napoli (n. 40). Co r r e di a l l a po l c c v c r a. (Corzetti tiœ co-e die) 58. Impastate farina di grano, mettendovi 1? uova per ogni chilogramma, quindi spiccatene a poco a poco tante particelle simili ad un grosso cece, le quali comprimerete coi polpastrelli delle due dita indici rendendole alla t'orma di tanti 8. Si lasciano disseccare per alcuni giorni e si cuo- ciono a largo d'acqua in pentola o caldaia. Estratti, e bene sgocciolati, si condiscono con sugo (n. 35) o abbondante cacio parmigiano. NOTA—. ' Una pasta di egual forma Vendesi pure dai vermicellai, che si eondisee alla stessa maniera. Ta g l i o l i ni verd i . 59. Impastate un chilogramma di farina con due pezzi di borragini lessate e tritate, tre uova, una manata di formaggio parmigiano, ed esscn- dovene, alquanta salciccia del peso di 00 grammi. Tirate le sfoglie, tagliateli, cuoceteli e conditeli con sugo d'arrosto (n. 34).

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