RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

L’ARTE DI ESSER FELICI 107 senza recar serii inconvenienti, servono sempre ad usi cui la loro arrendevolezza e inalterabilità li rende adatti. In tutte le costruzioni moderne, insomma, l’acqua non è meno utile dell’aria e della luce. È necessaria alla salute come ai mille bisogni della casa. « Acqua e gas a tutti i piani », si legge ora sui cartelli dei grandi palazzi parigini; ed infatti in quelle comode abitazioni, la luce e l’acqua pronte a scaturire da venti cannelli, si trovano a qualunque ora della notte come del giorno, a disposizione degli inquilini. La cucina, il gabinetto di toeletta, le salette da bagno, nei grandi appartamenti, sono muniti di cannelle dalle quali sgorga con gran fracasso una grande profusione d’acqua; e finalmente nei luoghi comodi l’acqua scaturisce a fiotti in modo da impedire ogni fetida emanazione; in nessun altro posto meglio di questo potrebbe essere utilizzata. RISCALDAMENTO. La massima utilità del fuoco si spiega ad ogni istante, nei nostri bisogni giornalieri. Senza di esso, nessuna industria; non cucina, non focolare quindi, e forse neppure nessun interno; per cui l’uso del fuoco basterebbe a distinguere l’uomo dagli altri animali, il più intelligente dei quali non è mai riuscito a trovare questo prezioso agente di civiltà, di progresso e di benessere. E nell’inverno, che diverrebbe di noi senza fuoco? Il più co­ modo tetto, le vestimenta più calde, non ci riparerebbero abba­ stanza dai rigidi freddi di certe annate. Nella vita pratica ben poche questioni si affacciano alla padrona di casa più imperiose di quella del combustibile. Dovremo noi confessarlo tuttavia ? Il fuoco, per molta povera gente è ancora un vero lusso: ed in quella stessa superba Parigi

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