RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
L’ARTE DI ESSER FELICI / 127 Apparecchi d’illuminazione. — Candelabri. — Lampade ad olio. — Per far bruciare le candele si usano da molto tempo i candelabri e le bugie, le cui forme ed ornamenti sono differenti, se condo lo stile dei mobili fra i quali essi sono elementi indispensabili in tutte le abitazioni. Il meccanismo e la disposizione delle lampade ad olio grasso sono assai meno svariate. Agli antichi quinqaets, che erano in uso quasi esclusivamente ancora in principio del secolo presente, vennero sosti tuite dapprima ìelampade di Carcel, il cui becco tubulare doppio, ideato da Argand, riceve da un recipiente sottostante l’olio spintovi da un movimento d’orologeria; ma questi eccellenti apparecchi essendo alquanto costosi e troppo facili a guastarsi, si preferisce general mente oggidì l’ingegnosa lampada a mo deratore di Franchot, nella quale un largo stantufo, sotto la pressione di una molla a spirale, spinge in un tubo verti cale l’olio del serbatojo che ricade, goccia a goccia, nel recipiente, dopo avere imbe vuto la calzetta o lucignolo. Alimentata da un buon olio di raviz zone, una lampada a moderatore ben co struita e del calibro di dodici a quindici millimetri, deve fornire un’ illuminazione sufficiente per un lavoro da studietto. Per ottenere la maggiore quantità di luce Possibile, come per garantire la vista di una luce troppo viva, è Sezione verticale d ’una lam pada a modera tore , m o s tran te il m ec canismo dell’apparecchio. Lampada d ’ufficio co l la 'su a ven tola.
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