RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

L’ARTE DI ESSER FELICI 131 Per regolare la spesa e trarre il miglior utile possibile dal gas, si sono studiate le forme e le disposizioni più variate dei becchi. Fra i tanti apparecchi ideati a tale scopo, si usa specialmente il becco tagliato, detto a farfalla , la cui estremità sferica è tagliata verticalmente con una fenditura lineare; il becco man- chester a due orifizi l’uno di fronte all’altro ed il becco d’Argant o becco rotondo, che si compone di un tubo di porcellana traforato con quindici o venti buchi ad intervalli di tre mil­ limetri. Con quest’ultimo sistema ed i mo­ delli svariati che oggi si costruiscono, il gas dà una lunga fiamma bianca, ben fissa e senza odore quando è rin­ chiusa in un tubo cilindrico; ond’ è che, per l’illuminazione domestica si preferisce quest’apparecchio al becco fesso, la cui fiamma, piatta e dentel­ lata come l’ala della farfalla, produce però la più grande quantità di luce. In campagna e negli stabilimenti industriali isolati, non è impossibile di procurarsi il comodo del­ l’illuminazione a gas facendo passare una rapida corrente d’aria attraverso un liquido idrocarburato come è il petrolio. Gli appa­ recchi costruiti a questo scopo sono costosissimi, ma si ponno poi mantenere con poca spesa, sono maneggevoli, occupano poco Posto, e possono dare, secondo le dimensioni, gas sufficiente in un giorno per bastare al consumo di una decina fino a varie centinaja di becchi, durante varie ore.

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