RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

L’ ARTE DI ESSER FELICI 135 gli altri candelabri, le solite candele. Il signor Aboilard, ha fab­ bricato un’ingegnosa serie di candelieri, viticci, lumiere, il cui stile veramente artistico armo­ nizza coi globi di vetro ele­ ganti in cui brilla l’elettricità. Cogli stessi sistemi si fanno pure i fanali da carrozza, che mandano a grande distanza una luce vivissima, lampade di sicurezza che dovrebbero servire esclusivamente per tro­ vare le fughe di gas; Anal­ mente i nostri inventori, cer­ cando di accoppiare l’utile al gradevole, trovarono dèi gra­ ziosissimi giojelli, come spille di cristallo, o diademi racchiu­ denti un arco voltaico, che producono di notte, nei saloni e nei teatri, lampi e fuochi arti­ ficiali. Motori elettrici. — Da una conveniente batteria mantenuta a dovere, non si ottiene del resto soltanto una bella luce; se non si vuole usarne per l’illuminazione, è facile rivolgere in forza motrice l’elettricità accumulata, e si arriva così facilissimamente a far agire un piccolo motore, per esempio una macchina da cucire. Con molto minore spesa si può adattare la corrente elettrica a rendere, nella casa, alcuni altri servizi importantissimi. Con tre o % quattro pile Leclanché, che costano nulla e tengono poco posto, si impiantano in tutti i locali di un vasto appartamento le sonerie che agiscono per mezzo delPelettro-calamita come quella dei tele­ grafi; questo stesso apparecchio completato con alcuni commuta­ tori e contatti, in comunicazione colle porte e le finestre, premunisce Fanale elettrico da carrozza, colla su a scatola degli accumu latori.

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