RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

160 I BISOGNI DELLA VITA carbone. Gli apparecchi di questo genere offrono senza dubbio il vantaggio di evitare ai commensali il vivo splendore e l’ar­ dente calore del focolare; ma un chiaro fuoco di legna scoppiettante sugli alari di ferro battuto ha anch’esso il suo bello, e la caminiera a p e r ta , proscritta nel secolo passato da ghiottoni troppo esclusivisti, con­ viene alla sala da pranzo come a qualunque altro locale dell’appartamento. Illuminazione. — La questione dell’illu­ minazione non è meno importante nè meno controversa. Malgrado i progressi compiutisi Scaldapiatti. . in questo ramo dell industria moderna, viene generalmente ammesso dagli igienisti e dai gastronomi emeriti che l’illuminazione per mezzo di candelabri sia la sola conve­ niente ad una tavola elegante. La luce dolce delle candele difatti fa risaltar le facce dei commensali non meno che l’elegante dispo­ sizione d’un pranzo, e le belle signore a tavola son lusingate di essere vedute bene quanto di essere ben servite. Siccome la fiamma del gas è stata giudicata troppo viva e troppo calda, da alcuni anni si sono fatti alcuni tentativi abba­ stanza felici per combinare la luce d’una buona lampada a quella delle candele nell’ illuminazione della tavola. Ne è risultata l’ in­ venzione e la strana voga di quei lampadari di stile così variato che si vedono ormai in tutte le sale da pranzo di Parigi e della provincia. Muniti d’un grosso contrapeso che permette di alzarli ed abbassarli a volontà, questi apparecchi si attaccano al soffitto proprio sopra la tavola, senza imbarazzo per il servizio e con un certo effetto decorativo dovuto alla loro ornamentazione e al loro stesso volume. Se ne fanno di ricchissimi le cui armature metalliche e i candelieri artisticamente lavorati armonizzano per­ fettamente colle forme e dimensioni del riflettore e della lampada

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