RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

L’ARTE DI ESSER FELICI 163 S A L O T T O . Come la sala da pranzo non dev’essere che il locale serio della nutrizione e del ristoro, il salotto non può esser mai altro che il piacevole ridotto della conversazione e del ri- poso; tale è il suo ca­ rattere essenziale, e per la sua situazione, di­ sposizione e mobilio bisogna che sia insie­ me gradevole, inte­ ressante e confortabile. A dir vero, negli edifizi officiali e nelle ricche case dei quar­ tieri aristocratici, dove si riceve cerimoniosa­ mente un gran numero d’invitati, non è sem­ pre così; ma assai di frequente alla fredda e solenne sala di rice- Poltrona Luigi XIVa grande schienale- cimento si trova annesso un salottino affatto intimo, aperto esclu­ sivamente agli amici di casa. Mobilio. — Anche conservando la |sua apparenza maestosa, il salotto deve sopratutto apparire ospitale e familiare alla prima occhiata. È indispensabile che sia chiaro e ben aerato, che riceva piena luce almeno da due alte finestre e che comunichi coll’an­ ticamera e colla sala da pranzo. Secondo lo stile ed i l lusso del mob ilio che v i s i colloca, si

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