RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

L’ARTE DI ESSER FELICI 165 che le tappezzerie e i velluti fiorati di cui son coperte non atte­ nuano abbastanza. Nella poltrona Luigi XV, al contrario, è la linea curva che si sostituisce alla linea retta assolutamente scomparsa, ma a questo sedile grazioso occorre l’elegante cornice dei legni scolpiti dipinti in chiaro e a rilievi dorati, delle tortorelle e degli amorini che scherzano tra i festoni e si nascondono sotto le cornici. Il mobilio Luigi XVI ritorna più grave, senz’essere meno civettuolo. Inoltre colle sue forme multiple si presta a tutte le combinazioni e fantasie, colla gradazione delle vivaci tappez­ zerie e delle stoffe di seta di cui si può rivestirlo dà alla stanza dove si colloca il tono più o meno severo o familiare che si desidera. All’infuori di questi tipi classici non c’è che la poltrona mo­ derna imbottita, il seggiolone basso e tozzo, il « confortable » inglese a schienale quadrato, che sia possibile ammettere in un salotto di buon gusto, e quasi esclusivamente nel salotto intimo. Scelte le sedie, adattato il mobilio, tutta la decorazione del­ l’appartamento deve riferirvi^, e le tavole, i buffet, le vetrine, le mensole, gli specchi, le cornici, i panneggiamenti e la stessa guarnitura del caminetto, la lumiera e le applicazioni murali devono armonizzare cogli articoli più essenziali del mobilio sotto pena di produrre l’effetto più discordante. A questa regola espressa fanno tuttavia eccezione gli oggetti d’arte di piccola o mezzana dimensione, i quadri, le statuette, i busti, 1 q ceramiche di valore, le mille bagattelle preziose che i veri conoscitori cercano con passione e che non mancano di aggiungere un grande interesse alla stanza dove sono raccolte, rendendone inoltre più originale e più ricca la decorazione. Dopo il mobilio e forse anzi a pari con esso sono le stoffe che servono all’ornamentazione fondamentale del salone. In nes- sun’altra parte della casa esse non potrebbero meglio impiegarsi

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