RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
L’ARTE DI ESSER FELICI 195 una siepe eli folti cespugli, od un fossatellò profondo, lungo il quale corra una chiudenda od uno steccato in legno aggiuntato in modo da formare barriera insormontabile per gli animali. Cliiudemla a graticcio. Steccato impene trab ile in legno. Siano pure eleganti o rustiche queste chiusure, se intercet tano la vista, vai ancora meglio sostituirle con un fossatello in cui si piantino degli arbusti spinosi, e che possa, occorrendo, venir empito d’acqua. Se un muro, che non si può abbattere, impedisce la vista, invece di coprirlo di edera o d’altre piante rampicanti, bisogna, per quanto si può, nasconderlo sotto un terra pieno in cui si piantano arbusti o arbuscelli dalle foglie perenni. Invece di procedere precipitosamente nell’esecuzione di questi lavori, è necessario non sacrificare mai nulla senza riflessione matura, rispettare per quanto si può la configurazione natu rale del suolo, le ruine, gli antichi alberi specialmente, il cui atterramento è di sovente un errore irrimediabile. Quando si abbas sano gli alberi in un terreno boschivo, non solo bisogna conser vare, con tutti i loro rami, i più begli alberi, ma ancora conviene di lasciare qua e là dei gruppi intieri, i quali conserveranno fra le altre piante un carattere inimitabile di selvaggia natura. Una strada rinserrata, dei ruderi, un masso, un tronco coperto di vege tazione parassitica, ponno fornire al parco dei motivi di felice effetto, di gusto ben superiore, in ogni caso, a tutte quelle « fab briche » di cui si fece un grande abuso nel secolo scorso, come : allegorie, attributi, tempii mitologici, iscrizioni e costruzioni puerili
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