RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
L’ARTE DI ESSER FELICI 15 tocca alla donna, principalmente, di sapere mettere a frutto, e nel più gradevol modo che sia possibile, il lavoro del marito. Non v’ha nulla di più semplice, si crede in generale, come di mandar avanti una casa, con un introito sufficiente. Pare; ma è precisamente ciò che la maggior parte delle fanciulle ignora, grazie alla buona educazione che si dà loro oggigiorno. Spendono molto, senza procurarsi una certa agiatezza e senza procurar neppure al marito la menoma consolazione. Come sarebbe pur tuttavia facile l’addomesticare il « tiranno di casa » con un po’ d’intelligenza e di buon volere! Ma è appunto lì tutto il programma della vita di famiglia, tutto il problema della felicità conjugale. Quando l’avranno ben capito, e che saranno veramente capaci di scioglierlo, le nostre fanciulle troveranno per certo senza diffi coltà degli sposini. Allora i matrimoni così detti d’amore, troppo rari oggidì, saranno in maggior numero di quelli d’interesse ; agli allegri sponsali, succederanno gli amori duraturi, e gli statisti, dall’alto delle loro colonne di cifre, non avranno più pretesto di urlare che le popolazioni non aumentano e che i matrimoni si fanno sempre più rari. Matrimonio e divorzio. — Non succedono più sì frequenti i matrimoni? Ma no, non è vero nulla; anzi si verificheranno più spesso, tanto più se la legge sul divorzio, già vigente in altri paesi, sarà approvata anche da noi. E infatti lasciando da parte la grave questione delle spese d’impianto e di mantenimento d’una casa, non è anche la poco rassicurante prospettiva dell’in dissolubilità del nodo conjugale, che impedisce oggi ancora, la conclusione di molti matrimoni? Errare humanum estj hanno sempre dett® i saggi d’ogni tempo e d’ogni nazione. Non è dunque abbastanza assurdo, in giusto e crudele, che una legge fatta dagli uomini, incateni due esseri tanto più soggetti a sbagliarsi, quando giurarono di amarsi
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=