RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

206 I BISOGNI DELLA VITA piantagioni di alberi più giovani che si sceglieranno in un vivajo vicino, fra quelli di uno a tre anni al più. Se non fosse per l’immensa lentezza con cui crescono, le grandi e belle specie delle nostre foreste, come la quercia, il castagno, l’olmo, il carpino, il faggio, sarebbero i più adatti per l’ornamento dei nostri parchi. Questa lunga durata del loro svi­ luppo, non è tuttavia un motivo per escluderli affatto. È sempre possibile infatti di comporne qua e là dei gruppi, attorno ai quali si piantano dapprima degli arbusti piuttosto fìtti e pei punti più frequentati si riservano gli alberi che, compiendo più rapi­ damente la loro evoluzione, s’inalzano in pochi anni e danno una bell’ombra. Si ponno scegliere fra questi ultimi, l’ippocastano o castagno dell’india, che è tanto ornamentale in primavera con le sue giran­ dole di fiori bianchi e rosei; ed in estate colle larghe foglie a palma impenetrabili ai raggi solari. Il platano dal tronco grigiastro, il tiglio d’Olanda, il tiglio a foglie argentate, l’acero sicomoro e quello screziato come il diaspro, l’ailanto del Giappone, che si usa tanto nei viali di Parigi, non sono meno raccomandabili. Sulle colline asciutte, come sui terreni sabbiosi, dove prospe­ rano specialmente le conifere, si può, con buon esito, piantar pure delle betulle, tanto rimarchevoli per la bianchezza del tronco, e la flessibilità dei rami; i sorbi dai frutti rossi, le robinie, i cui grappoli di fiori esalano un profumo dei più gradevoli. Nelle valli umide si otterranno risultati eccellenti coi pioppi d’ Italia, di Virginia, del Ganadà, framisti a quelli olandesi o russi dalle foglie bianche; col salcio bianco, il frassino comune, l’ontano ed il visciolo. Conifere. — Grazie alla loro forma, all’ eleganza, ed all’origi­ nalità del loro fogliame sempre verde, le conifere sono alberi essenzialmente decorativi), di cui devonsi trovare in un parco ben tenuto le specie principali. Isolato su una vasta ajuola, un