RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

214 I BISOGNI DELLA VITA adoperati, nell’estate, pei grandi calori, bisogna, per inaffiare a dovere, spandere almeno il contenuto d’un inaffiatojo, che è quanto dire una dozzina di litri d’acqua per ogni metro quadrato di superficie. Perchè l’ef­ fetto sia completo bisogna pure inaffiare la sera piuttosto che il mattino, l’evaporazione essendo molto meno attiva durante la notte che nel giorno.' Finalmente, sui terreni magri e per ottenere sempre bei prodotti, è essen­ ziale fare, una o due volte alla settimana, delle inaffiature fertilizzanti, mesco­ lando in ogni ettolitro d’acqua di cisterna, tre o quattro chi­ logrammi di guano o di qual­ siasi altro ingrasso. Arature. — Quantunque in un giardino dove le colture più svariate si succedono, non vi sia un’ epoca strettamente determinata per le arature, questa operazione si fa d’ordinario a datare dall’autunno e durante l’inverno. Per riuscirvi, si comincia collo scavare, per tutta la lunghezza dello spazio da arare, di­ verse fosse di trenta centimetri di profondità e se ne trasporta la terra scavata da una fossa all’altra, riempiendo quella vuota colla terra smossa dal­ l’altra. Di tutti gl’istrumenti usati nei diversi paesi per l ’aratura , la vanga è la più raccomandata. Afferrato fortemente colle due mani il manico, se ne spinge la lama col piede per farla pene­ trare nel suolo, e la zolla di terra che si scava volta per volta va rivoltata e spezzata sul bordo opposto della fossa. Scavata la T romba a mano. Vanga.

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