RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
L’ARTE DI ESSER FELICI 221 che la rosa comune dei nostri giardini, per esempio, ha prodotto forse sette od ottomila varietà di rose! Senza spingere la passione pei fiori fino a questa ricerca ec cessiva delle varietà e delle mostruosità del mondo vegetale, è ben difficile, in campagna, di non essere colpiti dal gusto più o meno pronunciato per la coltivazione dei fiori. Dopo un breve tirocinio vi si arriva facilmente, giacché la maggior parte delle belle specie dei nostri climi non esigono alcuna cura speciale. Per adornare le ajuole e sviluppare in tutto il loro splendore una buona parte di esse, devono bensì venir seminate su letto caldo, poi trapiantate per tempo in piena te rra in vasetti, in terra di brughiera; ma havvene pure molte altre che si ponno rapidamente moltiplicare per talee o getti, oppure per margotte, ossia trapiantando semplicemente in terra uno dei loro getti. Ciò che invece richiede maggior studio ed attenzione, nel novero considerevole delle specie e varietà coltivate oggidì, è la scelta di quelle, che mentre colpiscono di più lo sguardo e l’o dorato, debbono succedersi regolarmente nelle ceste delle ajuole, secondo l’epoca della loro fioritura. Per cui quantunque i dilet tanti si lascino guidare soltanto dalle loro preferenze personali, seguiremo qui l’ordine naturale delle stagioni per numerare le piante di fiori ed i vegetali d’ornamento da raccomandarsi in ispecial modo. Scelta delle piante ornamentali. — Fiori primaverili. — Fin da quando termina l’inverno, non sì tosto le passeggiate nel giar dino tornano ad essere possibili, molte belle piante possono già dilettare lo sguardo per la freschezza del loro fogliame o la vi vacità dei colori. Il giardino ai nostri giorni si limita generalmente a piccole cassette, a ceste ed a zolle di terra riservate nelle ajuole. Per poco che si abbia avuto cura di difenderli dal gelo, durante le giornate fredde d’inverno, sotto uno strato di paglia, tutti questi
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