RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
222 I BISOGNI DELLA VITA piccoli spazi di terra, lasciano spuntare, ai primi raggi di sole, le grosse gemme delle piante vivaci e bulbose rimaste sul suolo o collocatevi nell’autunno precedente. Bentosto, nei bordi sbocciano le rosette rosee e bianche delle margheritine, i cornetti multicolori delle primavere e delle cor- tuse, le larghe ciocche gialle della canestra d’oro, le crocelline bianche dell’arabetta delle Alpi. Un po’ comuni certamente questi dori, ma non perciò men belli; del resto per variarli piace volmente non c’è che da scegliere fra le centinaja di altre specie più atte a sostituirli: l’asperula odorosa, il mughetto mag- conda bordura, o su tutta l’estensione del suolo, i crocus d’Olanda dai grandi calici azzurri, bianchi, gialli o violacei; i leuconarcisi e le niveole, di cui si vedon spuntare fin dalla metà di gennajo le delicate campanelle bianche striate di verde; le innumerevoli varietà di tulipani, fra cui le più primaticcie spiccano per le smaglianti corolle quasi doppie di un bel giallo arancione. A questi magnifici fiori, tutti molto precoci, è tacile far succedere buon numero di altre piante bulbose non meno stimate; i nar cisi, le giunchiglie, i giacinti specialmente, i cui grappoli odorosi azzurri, rosei e bianchi si suddividono in mille varietà di tinte senza nulla perdere del loro profumo soave e capitoso. gese, la miosota delle A lp i, la cinoglossa primaverile, la gen ziana acaule dalle lun ghe campanelle az zurre. Genziana acau le . Negli spazi che con tornano queste gra ziose pianticelle, pos sono contemporanea mente fiorire, in se-
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