RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

234 I BISOGNI DELLA VITA dagli ultimi giorni di maggio nei climi temperati. Si dispongono allora, secondo il loro genere ed il loro colorito, in bordure, in tappeti, a macchie nelle ajuole, o si isolano mettendole ben in vista sugli appezzamenti di terreno più vicino all’abitato. Durante quattro mesi almeno, si possono lasciare al posto senza timore, ma è prudente di ritirarle coi primi giorni d’ottobre, secondo che sono più o meno sensibili al freddo ed all’umidità. Piante grasse. — Mosaicoltura. — Oltre alle magnifiche piante d’ornamento, la cui coltivazione esige una temperatura da serra, l’importante categoria delle piante grasse è sempre stata per i dilettanti oggetto di speciale predilezione. In oggi poi che è di moda il comporre, sotto la denominazione di mosaicoltura, degli arabeschi e dei disegni svariati nei giardini mediante piante alte, le crassulacee che a tal uopo vennero particolarmente adoperate, sono più che mai in voga. All’antica tribù dei cactus, che altre volte era quasi esclusivamente richiesta, sono venuti ad unirsi in breve tempo i sedum, le crassule, i semprevivi dalle foglie Spesse raggruppate in rosette, i ficoidi glaciali, interamente co­ perti di un’abbondante rugiada trasparente come il cristallo. Di tutte le piante da serra e d’appartamento, le piante grasse sono d’altronde le più vivaci e quelle che offrono i più soddisfacenti risultati, colla minor spesa. L’ORTO . Quando si vive in campagna disponendo solo di un piccolo spazio, l’orto, più utile, ha sempre il sopravvento sul giardino; e per quanta passione si abbia pei fiori, è raro che non si riservi, anche nella villa di maggior lusso, un cantuccio per coltivarvi gli ortaggi. Oltre ad essere un lavoro che frutta, è infatti un piacere il piantar cavoli; e se è vero spesso, come si pretende, che il mer­

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