RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
236 I BISOGNI DELLA VITA vista alimentare, basandosi sulle parti utili e sulle proprietà loro. È questo il miglior sistema di paragonare i diversi tipi, di rendersi conto delle rispettive loro qualità e di conoscere così quali sono, nel tal suolo od in tali condizioni, le specie più vantaggiose da coltivare. Ortaggi verdi. — Cavoli. — Non havvi certamente nei nostri orti legume più antico e noto del cavolo; la sua coltivazione è tanto semplice, che nei-tempi più remoti era già probabilmente la stessa che è ora. Per aver dei cavoli in estate, basta infatti seminarli in aprile e trapiantare le pianticelle allorquando hanno un getto e due foglie larghe. Per raccoglierne tutto l’ in- vernobisogna trapiantare verso la fine di settembre quelli se minati in agosto. Piantati in una terra ben ingrassata a 60 centimetri di distanza l’uno dall’altro, inaf fiati e zappati di tanto in tanto, i cavol mente senza bisogno d’ altre cure, resistendo alla siccità, come alla neve ed ai geli degl’inverni più rigidi. Del cavolo comune o cappuccio, tipo del genere, si coltivano, da gran tempo, numerose varietà a palla sferica e voluminosa; fra le quali, il grosso cavolo bianco d’Alsazia, il cuor di bove ed il cavolo di Bretagna, sono le varietà più sparse e mag giormente stimate. Oriundo dell’ Inghilterra, il cavolo di York, a palla piccola e precoce,[ha prodotto pure diverse varietà primaticce che si piantano nell’autunno per mangiarle in primavera. Il cavolo verzotto, a palla increspata, invece, non si pianta generalmente che in pri mavera, specie nei dintorni di Parigi, dove si coltiva a preferenza l’eccellente varietà designata jsotto il nome di cavolo di Milano, Cavolo di Milano.
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