RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
232 I BISOGNI DELLA VITA viene ad eseguire da sè perfettamente. Una cosa semplicissima, per esempio, è quello di fare una margotta sotterrando nel suolo, senza staccarlo dalla pianta madre, un ramo che vi si fìssa col mezzo di un gancio di legno. Non meno elementare è l’imparare a far le potature, a piantare dei getti, nè più diffìcile il margottare in vasetto un ramo alto, circondandolo di un forte strato di terra in forma cilindrica o interrandolo in vaso grande, dove finisce per prendere radice. Innesti. — Un pò più delicata è l’operazione àeWinnesto, che sovente ci si ritrova a dover praticare, e che d’altronde si riesce ad eseguire benissimo dopo alcune prove. Gl’innesti più usati in arboricoltura, e cioè Vinnesto a . taglio e Yinnesto a scudo, possono essere general mente eseguiti, l’uno e l’altro, con un semplice istru- mento detto innestatoio; da una parte del manico esso porta una lama convessa alla cima e nell’altra parte sta conficcata una lamettina d’avorio. Tuttavia le operazioni d’ innesto, anche le meglio fatte, presentano serie probabilità di riuscita soltanto quando si eseguiscono nelle epoche in cui il succo scorre in special modo attivo negli alberi, e cioè nelle innestatoio stagioni primaverili ed autunnali. Per innestare a spacco, dopo aver staccato dall’albero porta- innesto i getti o rimessiticci dell’anno, ben provvisti di gemme, si taglia con precisione in traverso la pianta da innestare ; la si fende pel mezzo, per una lunghezza di tre a quattro centimetri e nella fessitura si introduce uno dei rimessiticci, di cui avremo tagliato la base in isbieco. La corteccia ed il legno giovane del- l’ innesto, una volta messi in perfetto contatto colle stesse parti della pianta, si mantiene col mezzo di ligatura questa adesione ; si ricoprono le labbra con uno strato di mastice, e se l’operazione sarà fatta a dovere, la circolazione del succo si stabilisce subito.
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