RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

L’ARTE DI ESSER FELICI 253 Innesto a taglio doppio. Per innestare a scudo, il sistema, benché molto diverso, non è meno facile. Si stacca dalla pianta che si vuol riprodurre, un occhio o gemma col pezzo di corteccia che lo circonda, e si fa una fenditura in forma di croce odiT, su un punto del tronco, pro­ fonda tutto lo spessore della cor­ teccia della pianta da innestare. Si sollevano quindi i lembi della fe­ rita con la lamettina d’avorio dell’innestatojo e vi si introduce de­ licatamente la gemma della pianta porta-innesti; si riabbassano poi le labbra dell’incisione e si fascia la marza o innesto, senza stringerla troppo,con unaliga- tura fatta con un giunco o con una striscia di lana. Eseguito in autunno l’innesto a scudo è detto ad occhio dormente, giacché la gemma innestata deve subire, senza sviluppare, il sonno invernale; si chiama invece ad occhio germogliante quando si eseguisce l’operazione dall’aprile al giugno, lo sviluppo della gemma succedendo allora quasi subito dopo l’operazione dell’innesto. Potatura ed educazione degli alberi fruttiferi. — Di tutti i lavori del frutticultore, la potatura degli alberi fruttiferi non è sol­ tanto la più importante, ma quella ancora che richiede maggior studio e pratica. Non è infatti soltanto nello scopo di dar loro una forma più o meno elegante, che si potano gli alberi frut­ tiferi; ma ancora, e specialmente, per ottenere, allo stato maturo, delle eccellenti frutta e in quantità maggiore possibile. Ora,

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