RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
L’ARTE DI ESSER FELICI 255 la forma a 'piramide. Questa si ottiene mediante una serie di potagioni annue del tronco o del ramo terminale, dal che risulta la cresciuta sempre più accentuata dei rami laterali. La potatura a fuso, che da alcuni viene preferita, non ne differisce essenzialmente. Come l’ altra descritta ha per iscopo principale di far af fluire il succo verso le gemme a frutto, e di sopprimere di mano in mano che ven gono prodotti tutti i getti inutili. Ai meli che è altrettanto facile il tagliare nella stessa guisa, è piuttosto di moda il dare la forma a vaso. La si ottiene ridu cendo a cinque in media il numero dei primi rami. Rialzando, a misura che cre scono, i getti, si attaccano su un cerchio trasversale che li tiene ad uguale distanza del centro. Sovente, peri e meli sono pure piantati e potati in forma di cordone orizzontale, che nei frut teti convien molto di condurre lungo le bordure. Un semplice fil di ferro teso fortemente, serve in questo caso a reggere l’unico tronco che li costi tuisce e non manca, quando ò ben curato, di produrre frutti abbondanti. Applicata e c c e z io n a l mente alla produzione dei frutti a semi, questa disposizione degli alberi fruttiferi a cor doni è d’altronde la stessa base della coltivazione del pesco coi metodi più recenti. Piantate a spalliera contro un muro, ad un metro al più di distanza l’ una dall’altra, le pianticelle di pesco si stabiliscono su un tronco solo che si piega dal suo punto di partenza con un angolo di 45 gradi, invece di lasciarlo Cordone orizzontale.
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