RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
L’ARTE DI ESSER FELICI 31 esteso i suoi doveri, aumentato gli obblighi e la missione. Sacri ficando la grazia e lo spirito, la donna in modesta posizione, bisogna ancora che sia operaja e che il magro salario delle sue faticose giornate, vada ad aumentare l’insufficiente paga che porta a casa il marito! La donna operaja! dobbiamo ripetere insieme a tutti gli eco nomisti e filosofi moderni, ecco una delle più tristi conseguenze del nostro eccessivo incivilimento! Come farà infatti la donna operaja ad allattare i suoi bambini ? Che gioje potrà recare al marito? Quali cure alla casa? Nel nostro mondo che si gloria di aver fatto tanto per la donna, la sua condizione differisce dunque tanto da ciò eh’essa è tra i selvaggi dell’Africa, dove le sono riservate le più dure fatiche? Per piegarsi alle esigenze cui gli incessanti bisogni della famiglia la costringono tutti i giorni, bisogna che la donna sia dolce, obbediente, rassegnata. Bisogna che accetti con pazienza dai padroni e dal marito tutte le osservazioni, tutte le sgridate che le possono essere anche ingiustamente rivolte! Occorre, inoltre, che sia sempre amabile ed allegra, per iscacciare dalla mente del marito le noje, le tristezze, gli scoraggiamenti, i .fastidi che gli vengono di continuo pel lavoro, per le relazioni, per gli affari, per le difficoltà d’ogni specie colle quali ha da lottare. Tollerante e generosa, bisogna che sappia capire che il suo compagno di catena non potrebbe costantemente starle a fianco. Ella deve saper scusare le sue distrazioni, le sue assenze, i difetti, le fantasie, i capricci, pur che nè i figli, nè la casa, insomma, non ne patiscan troppo! Bisogna che, sempre obbediente e mai presuntuosa, ottenga ciò che desidera, con la persuasione e il ragionamento, con lo spi rito e la grazia che saprà impiegare per far valere ciò che le pare giusto, utile e buono! E chieder molto, domandando tutto questo alla donna, essere
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=