RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
368 I BISOGNI DELLA VITA mente un’eresia culinaria quella di far cuocere le ostriche. Ser vite in guscio, in frittura o in guazzetto, esse hanno tuttavia i loro amatori, benché sotto queste varie forme siano ordinaria mente durette e quindi indigeste. Datteri d’acqua. — Si trovano nell’acqua dolce e nell’acqua marina datteri commestibili, ma soltanto i datteri di mare sono veramente apprezzati. In alcuni.paraggi sulle spiagge dell’oceano, essi formano banchi enormi da cui non si possono strappare che rompendo i solidi filamenti o bissi che li tengono uniti; ma do vunque è facile coltivarli, sulle coste fangose della Saintonge, per esempio, essi sono tenuti in parchi come le ostriche e se ne raccoglie tutti i giorni un numero considerevole sui piuoli delle palafitte dove si attaccano e si moltiplicano. Al contrario delle ostriche che si mangiano crude, i datteri marini devono essere abitualmente mangiati cotti e la loro carne, quando sono freschi e grassi, ha di solito un gusto eccellente. Malgrado questa cottura, certi datteri possono ancora essere mal sani e occasionare, quando vengono serviti a persone predisposte, rossori, pizzicori, soffocamenti, vomiti, insomma tutti i sintomi chiaramente riconoscibili d’un avvelenamento. Se non fosse per questi sgradevoli accidenti, che per fortuna vengono di solito facilmente dissipati, prendendo alcune gocce d’etere nell’acqua zuccherata, i datteri marini avrebbero ancora molti amatori. Per attenuare quanto è possibile le loro male fiche proprietà, si può sempre immergerli, prima di farli cuocere, in acqua fresca leggermente acetata, in cui durante parecchie ore si purgano. Quindi, dopo averli anche ben nettati dalle im purità e dai granchiettini, che spesso contengono, si accomodano, sia naturali, sia alla marinaja, alla poulette, alla provenzale op pure in semplice insalata. È usanza, in queste diverse prepara zioni, di non togliere che una delle valve, ma quando vengono utilizzati soltanto come guarnitura si spogliano completamente.
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