RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

428 I BISOGNI DELLA VITA avere più che proprietà nocive; e gli accidenti che origina sono allora vari, secondo la sua provenienza, e più o meno gravi. Attinta in una palude o in una cisterna mal chiusa, essa racchiude ordinariamente numerosi infusorii, colpodi, parameci, vibrioni, monadi, bacterii, bacilli di diverse forme, per lo più inoffensivi, ma talvolta di una specie abbastanza nociva per determinare pericolose malattie. Lo stesso succede coll’acqua dei pozzi, nelle grandi città e coll’ acqua di riviera insudiciata dalle fogne. La febbre tifoide, la difteria, la febbre intermittente nelle contrade palu­ dose, probabilmente anche il colera, di cui si crede aver trovato il germe in un bacillo a forma di vir­ gola, non sembrano introdursi in noi in altro modo che per mezzo di un’acqua accidentalmente caricata di questi germi contagiosi. In tutte le località dove regna qualche epidemia di questo genere, bisogna dunque fare la maggior attenzione alla qualità di acqua che si beve. Per poco che sembri sospetta, non se ne farà uso che dopo averla fatta preventivamente bollire, oppure si sceglierà per uso abituale nei pasti una di quelle acque mi­ nerali naturali, leggermente gasose, così facili oggi a procurarsi dappertutto. Acque minerali. — Oltre un gran numero di sorgenti sfrut­ tate da gran tempo con intento esclusivamente medicinale, si uti­ lizzano ora per la tavola molte altre acque di debole mineraliz­ zazione, gradevoli al gusto e buone allo stomaco. La maggior parte contengono ancora una piccola quantità di bicarbonato di soda, qualche volta un po’ di ferro, e spesso acido carbonico libero in proporzione abbastanza notevole per dar loro un sapore

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