RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

4:32 I BISOGNI DELLA VITA Basta levare, dopo la pigiatura, il residuo dei grappoli per otte­ nere il vino bianco. Vini francesi. — Da qualunque terreno provengano e qua­ lunque sia la loro colorazione, siano rossi o bianchi, secchi o zuccherini, i vini francesi rimangono finora i più stimati e real­ mente i migliori del mondo. I bordeaux, sfortunatamente troppo costosi e troppo cari, non hanno perduto la loro rinomanza universale. Come si sa, sono vini tonici e nutritivi per eccellenza, e quelli che più convengono, per la loro composizione, ai convalescenti, alle donne delicate; ma sopratutto piaciono ai buongustai pel loro soave odore. I borgogna, un po’ meno bersagliati dei Medoc dall’invasione fillosserica, hanno anch’essi conservato sempre la loro legittima riputazione. Sono vini eccitanti, per quanto possano parere inof­ fensivi, però di facile digestione, di gradevole aroma e general­ mente così buoni di gusto da essere spesso preferiti ai bordeaux per l’uso ordinario. Gli sciampagna, press’a poco risparmiati finora dal terribile pidocchio, non hanno perduto la voga straordinaria che devono da gran tempo alle loro amabili qualità. Sono sempre vini francesi per eccellenza, forse non troppo serii, ma gradevoli, leggieri, ef­ fervescenti, un po’ matti come la gente che li beve, e spiritosi come il popolo che li fabbrica. I vini del Rodano, una volta abbondantissimi e molto ap­ prezzati, non sono più ormai che un ricordo ed una speranza. I famosi vigneti di questo distretto, assolutamente rovinati dalla fillossera, vennero in parte ripiantati e trattati attivamente dai loro intelligenti proprietari; perciò non bisogna disperare di veder brillare ancora di nuovo splendore la gloria ora affatto eclissata dei fondi dell’Ermitage e di Côte-Rôtie. La distruzione delle vigne francesi, oltre alle rovine imme­ diate che avrebbe prodotto, sarebbe stata una sventura ben

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