RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
L ’A R T E DI E S S E R FELICI 437 prontamente, il buon vino invece migliora invecchiando nelle botti, e spesso acquista un merito eccezionale quando, imbarcato sopra una nave, compie un lungo viaggio di mare. Per gran tempo i vini « tornati dall’india » furono celebri nei fasti della gastronomia. Sgraziatamente, invece di ricorrere a questi onesti procedimenti, i mercanti fanno invecchiare il vino artificialmente nello stesso modo che lo falsificano o lo fabbricano a dirittura. Essi aggiungono al liquido ora fiore di vigna, ora zucchero in certe proporzioni, ora profumi chimici o eteri composti ch^ r i cordano abbastanza bene l’aròma naturale dei vini col sapore che dà a questi la vecchiezza. Vini d’imitazione. — Non v’è prodotto delle vigne, sino ai più apprezzati, come il Madera, il Malaga, il Malvasia, il Porto, l’Ali cante, che non possa ai nostri giorni venir imitato mediante ana loghi procedimenti, con una tal perfezione da ingannare i più conoscitori. A Gette, a Narbona e in parecchie altre località del nostro littorale mediterraneo, i fabbricanti di vini d’ imitazione praticano con molta abilità questa soperchieria, del resto cono sciuta dagli acquirenti, colorando, zuccherando, alcoolizzando e profumando nel grado voluto i vini già molto alcoolici e zuc cherini della zona meridionale. Cosi si trovano correntemente in commercio i Xeres, i Madera, i Malaga di Cette, assolutamente inoffensivi per la salute pubblica, benché più o meno snaturati nei luoghi di produzione. Ciò che giustamente non viene tollerato dalla legge e nemmeno dal consumatore è il taglio con acqua di un vino naturale, l’aggiunta a questo miscuglio di sostanze chimiche, come il tannino, l’allume o il gesso, affatto estranei al succo dell’uva, e infine la colora zione di questo liquido innominabile con bacche di sambuco, fiori di malva, legno campeggio, fitolacca, cocciniglia, e peggio ancora colla fucsina arsenicale che può determinare veri avvelenamenti. Scelta e servizio dei vini. — A motivo della carezza crescente
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