RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
458 I BISOGNI DELLA VITA MATERIE DEI VESTIMENTI . — STOFFE E TESSUTI. Pellicce. — Quantunque ai nostri giorni, perfino negli abi tanti deH’Europa settentrionale, la 'pelliccia non sia più che un accessorio del vestimento d’ inverno, pure non si può imaginare la quantità d’animali che ancora vengono fatti segno in modo speciale alle insidie dell’uomo nello scopo d’essere spogliati e scor ticati in suo profitto; quanti altri sono uccisi per la sola ricchezza del loro pelame o per la bellezza delle loro piume, per ricoprire in una parola colla loro tepida pelliccia la pelle tremante e nuda del loro acerrimo nemico. Nelle regioni polari, vera patria delle pellicce, a un dipresso tutte le bestie di pelo o di lanugine abbondante possono fornire vestimenti caldi all’uomo. Così avviene che gli abitanti di tutte le contrade deserte, Lapponi, Eschimesi, Kamsciadali, passano la loro esistenza a cacciare Torso bianco, Yisatis, la volpe argentea, l’ ermellino, la renna ed il lupo, fra i mammiferi; la grebbia e Yeider fra la numerosa schiera degli uccelli, conservando per loro uso le pelli comuni e di poco valore e facendo traffico con tutti gli altri popoli delle preziose pellicce. Nella zona temperata 'havvi ancora il lupo, la volpe, ma so pratutto la martora, la lontra ed il castoro, ai quali si dà una caccia spietata per la loro pelliccia. L’America meridionale ci for nisce il cincillà; l’india e l’Africa ci spediscono quelle stupende pelli di tigri e di leoni, che poi si vedono formidabilmente dis poste nelle vetrine dei pellicciai e dei naturalisti. Il più umile dei rosicanti, infine, il modesto coniglio dome stico, sparso in tutti i punti della terra, fornisce col suo pelo le fabbriche di feltri molli, colla sua pelliccia le imitazioni del zibel lino o del petit-gris, e per di più colla sua carne offre ai poveri la sostanza d’una fricassea.
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