RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
466 I BISOGNI DELLA VITA /ione di una stoffa influisce considerevolmente sulle sue proprietà igieniche. Così il panno nero è quello che lascia passare il calore meglio e più rapidamente; vien quindi il verde cupo o il blu scuro, quindi il rosso scarlatto, e Analmente la stoffa di color grigio ed il panno bianco. Se vestendoci dovessimo, preoccuparci di ricevere il calore del sole o di un focolare, per avere il maggior caldo possibile do vremmo adottare il nero. Ma prima di tutto è necessario che noi conserviamo il calore del nostro corpo ed è appunto il vestito nero quello che lo disperde maggiormente. Contrariamente alle nostre abitudini noi dovremmo dunque in inverno vestirci di lana o di stoffa bianca, poiché la nostra prima cura deve essere quella di non raffreddarci in un tempo in cui non possiamo ricevere dal di fuori che un calorico minimo. Sotto tale riguardo la natura ci dà costantemente una lezione persuadente tingendo in nero la pelle degli uomini che vivono sotto la zona torrida e cambiando nell’inverno agli animali polari le loro pellicce estive per coprirli d’un vello candido. Ma la moda, Aglia del capriccio e della fantasia, è davvero l’antagonista della natura e per seguirla bisogna rassegnarsi a subire il calore in estate e il freddo in inverno, e in ogni tempo a portare scarpe troppo serrate, guanti troppo stretti, cappelli 0 troppo pesanti, corsetti che premono lo stomaco, tolgono la re spirazione e deformano la vita. I L V E S T I T O E L A MODA . Forme del vestito. — Sarebbe interessantissimo studiare il ve stito e •le sue trasformazioni presso tutti i popoli nelle diverse epoche della loro storia, ma per essere completo questo studio
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