RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

498 I B I S O G N I D E L L A V I T A una parte accessoria e secondaria, di cui ogni bella donna po­ trebbe senza nessun disturbo farne a meno. Per quanto ricchi e preziosi siano, i gingilli non correggono punto un corpo disgraziatamente mal fatto e tanto meno i difetti di un brutto viso. Lungi dal scemarli, sovente non fanno altro che metterli in rilievo o accentuarli; e tutti sanno quanto riescono ripugnanti le vecchie civette imbellettate e incipriate che sospen­ dono al loro collo scarno collane d’oro, ai loro bracci dimagrati braccialetti troppo larghi, o che cercano di ringiovanire vesten­ dosi all’ ultima moda. Una bella donna, al contrario, è sempre sufficientemente ornata da un nodo di pizzo, da un nastro, da un flore e se malgrado tutto essa ama i gingilli, che del resto piaciono a tutte le donne, questi, senza nuocere a nulla, danno semplicemente risalto alle sue grazie naturali. Così la fina collana di perle e la cascata di diamanti non s’adattano bene che ai puri contorni di una gola irreprensibile. Per gli anelli d’oro abbiso­ gnano lunghi diti d’alabastro, pei braccialetti i bei bracci bianchi e un’orecchia dai lobi trasparenti per portare il fuoco di un « solitario ». Inoltre, una sontuosa teletta non è veramente vantaggiosa che alle giovani e belle donne che la possano portare con garbo; e allora è indispensabile che esse abbiano un gusto sicuro per sce­ gliere, fra i vestimenti di moda, quelli che per la forma ed il co­ lore meglio convengono al loro tipo di bellezza. Per prima cosa, si sa, è di regola assoluta assortire le tinte e la gradazione delle stoffe; il rosso ed il giallo sono sopratutto favorevoli alle brune, e la fresca carnagione delle bionde meglio s’armonizza col rosa o col bleu. Tutte le eleganti che non osser­ vassero questa legge, commetterebbero a lor pregiudizio un errore tanto madornale quasi come se avessero ad adoperare un vestito a lunghe righe indosso ad un alto personale, o un vestito rigato per traverso sopra uno piccino.