RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

L ’ A R T E D I E S S E R F E L I C I 5 0 3 sua carnagione che per 1’ armoniosa attrattiva del suo corpo e della sua fisionomia. Nella nostra società questa sola considerazione della carna­ gione nella donna esercita una tale influenza sullo spirito e sul cuore dell’ uomo da bastare spesso a determinare la sua scelta. Sotto questo punto di vista noi stabiliamo una distinzione pro­ fonda tra la bruna e la bionda e se è incontestabile che mol­ tissimi amatori spregiudicati vanno dall’ una all’altra con uguale premura, non è men vero che molti giovani sono realmente esclu­ sivi sotto tale aspetto, o almeno incapaci di provare una vera passione fuori del loro tipo preferito. È dunque impossibile definire quale vinca in bellezza se la bionda o la bruna. Ogni dissertazione su questo soggetto sarebbe inutile e vana, poiché ciascuno si pronuncia secondo il suo tem­ peramento e secondo il suo gusto personale. Una bella bionda è seducente in ispecie per la freschezza del­ l’incarnato e per la rosea bianchezza della pelle. Una bella bruna non la è meno per il caldo colorito della sua carnagione e per la piccante animazione del suo viso. Del resto per gli uomini di gusto indeciso e senza spiccate preferenze, la natura produce sempre ogni giorno molte donne castane di cui si vedono stu­ pendi campioni, quando la opaca bianchezza della pelle coincide, ciò che non è troppo raro, con una folta capigliatura bruna e begli occhi velluti. Fino a un certo punto i fìsiologisti possono dire degli uomini e delle donne quello che i fisici dei due modi di elettricità, i sessi di ugual colore si respingono e quelli di colore contrario si cercano, perchè i bruni ed i biondi hanno reciprocamente una reale predilezione per le bionde e per le brune. Appoggiandosi su questa legge naturale dei contrasti non si può dunque lealmente consigliare alle donne malcontente del loro colore di trasformarlo per mezzo di tinture o di altri agenti chi­

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