RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

504 I B I S O G N I D E L L A V I T A mici, come neppure di obbedire agli assurdi capricci che fanno ad un tratto decretare ammirabili le tinte pallide e magnifici soltanto i capelli rossi. Bionda o bruna, o delicatamente rosea o caldamente colorita, ogni donna avrà ammiratori più del bisogno quando alla regolarità dei lineamenti ed alla correzione delle forme unirà l’incanto e la grazia più potenti ancora della bel­ lezza. Ciò che per una donna ha ben altrimenti importanza della bianchezza e del colorito della pelle, è la perfetta nettezza della pelle, così spesso compromessa, come è noto, da eruzioni, da rossori o macchie dipendenti di solito da malessere costituzionale. Le giovani bionde devono sopratutto temere il linfatismo e la scrofola, tanto più traditori e pericolosi inquaritochè a tutta prima danno al viso una incomparabile freschezza. Sventuratamente questi bei visetti passano presto come le rose, rilassati ben presto, scoloriti e intumiditi dal male profondo, il quale, lungi dal limitare a questo le sue devastazioni, gonfia spesso le glan- dole del collo, le infiamma e le fa sciogliere in umori freddi quando non si manifesta ancora più esternamente con vescicole umide, escoriazioni, efflorescenze, croste ripugnanti sulle labbra, sulle narici, sulla fronte, sulle orecchie e su tutta la superficie del cuojo capelluto. L’erpetismo ed il reumatismo suo cugino, abituali sorgenti della nevrosi e delle nevralgie che tormentano tanti giovani, si traducono con eruzioni alla pelle in cui possono l’un dopo l’altro succedersi tutti i dartri secchi e vivi. Gli uni farinosi, empiono i capelli di pellicole o si spiegano in larghe zone bianche sulla fronte, sulle gote, sul mento, sulla radice del naso, tra i sopra­ cigli; gli altri, umidi, coprono i più bei visi di orride macchie rosse e delle croste giallastre dell’ eczema. La diaterigotosa che tortura l’uomo non è meno crudele per la donna di cui deforma i lineamenti con eruzioni ripetute di pustole acnee in