RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

5 0 6 I B I S O G N I D E L L A V I T A seguito alle quali appajono quasi sempre le tenaci cicatrici ma­ rezzate dei bottoni. Contro questi diversi accidenti così rapidamente funesti anche alla più trionfante bellezza, l’igiene e la medicina non mancano però di mezzi attivi e di potenti risorse. I disastrosi progressi della scrofola possono essere sicuramente impediti con un buon regime, aiutato dall’impiegò metodico delle preparazioni jodurate; l’erpetismo è efficacemente combattuto dall’ arsenico e dai de­ purativi vegetali; i balsamici e gli alcalini neutralizzando gli acidi del sangue si oppongono con incontestabile energia alle diverse manifestazioni della gotta. Finalmente le eruzioni ed i rossori epidermici locali secondo la loro intensità sono efficace­ mente combattuti dal borace, dallo zolfo, dal timol, ben diversa- mente efficaci di tutte le acque, paste, creme, pomate di teletta pretese infallibili e che fanno invece realmente più male che bene nei casi estremamente numerosi in cui vengono usati senza discernimento. ESTETICA DEL VISO E DEL CORPO. Suscettibilità della pelle del viso. — La bellezza si giudica a tutta prima dalla espressione del viso e dalla purezza dei suoi tratti; e sventuratamente di tutte le regioni del corpo il viso non solo è quella che è maggiormente soggetta agli accidenti eruttivi delle malattie costituzionali, ma ancora la più esposta alle in­ fluenze meteorologiche e la prima a soffrire le ingiurie del tempo. Per conservargli quanto è possibile la freschezza e lo splen­ dore anche quando è esente da ogni efflorescenza morbosa, fa dunque di bisogno che la civetteria e l’igiene agendo di conserva fornissero alle belle persone mezzi efficaci di protezione e di difesa; ma nè la veletta nè la polvere di riso impediscono al sole

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