RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

46 I BISOGNI DELLA VITA feste, perchè il disgraziato figliuolo concepito in simili condi­ zioni, sia di sovente colpito da epilessia, da isteria o da qualche grave pervertimento morale. I figli e le figlie di ubbriaconi sono quasi tutti fisicamente imbastarditi e degenerati, o per lo meno, spinti al mal fare per i loro gusti dissoluti e per gl’impulsi delittuosi. Nessuno oramai non dubita più che le « voglie » della madre, durante la gravidanza, siano affatto indipendenti dalle macchie o « voglie » che possono mostrarsi sul corpo del fanciullo alla nascita. Le vive impressioni morali per contro, le fatiche, gli eccessi di ogni genere possono ripercuotersi assai sfavorevol­ mente sull’embrione, disturbarne lo sviluppo, e provocare nel suo organismo i più gravi disordini. Da ciò evidentemente risulta quanto sia necessario che i gio­ vani sposi non ignorino le condizioni fisiologiche in cui deve farsi un buon matrimonio e più ancora forse il ricercare i mezzi che possono preparare la nascita di un bambino forte di corpo e di spirito. Gli amanti o gli sposi devono dunque evitare la grave respon­ sabilità che pesa su di essi nei loro più dolci trasporti. L’amore, lo si è detto più volte, è l’egoismo in due. Guardino quindi i giovani sposi troppo egoisti di non aver poi da espiare crudel­ mente prima o poi, sia nei loro figli che in sè stessi, la crimi­ nosa indifferenza che una passione eccessiva ispirasse loro per gli utili precetti dell'igiene e le grandi leggi della fisiologia! RAPPORTI FISICI TRA GLI SPOSI . Procreazione volontaria. — Doveri degli sposi verso la patria. — Ecco qua due sposi novelli, leggiadri, fatti bene, innamorati, sin­ ceri, con tutti i caratteri insomma richiesti per costituire una famiglia eccellente. Come faranno per spendere i tesori della loro tenerezza, per calmare gli amorosi desideri, e dare pieno sfogo

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