RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

530 I BISOGNI DELLA VITA Bisognerà adunque regalare giocattoli ai bimbi, libri di lusso ai giovanetti, presenti ricchi quanto si vuole, ma per lo meno dolci, alle signore. Bisognerà stringere cordialmente la mano agli amici, largire generose gratificazioni ai propri dipendenti, distribuire dei bei cinque lire ai portinai, fattorini, portalettere, ecc.; bisognerà, qui fare una visita di semplice cortesia, là portarsi a complimentare o salutare cerimoniosamente un personaggio importante; bisognerà — il che non è punto sgradito — dare e ricevere qua e là dolci e buoni baci, che potranno essere pur anche, secondo la prescri­ zione del giorno, seguiti da molti altri! Malgrado i mirabili progressi dell’industria moderna, i ragaz­ zini daranno sempre la preferenza ai semplici giocattoli tradi­ zionali in confronto a tutti i nuovi e costosi gingilli meccanici di nuova invenzione, coi quali, in ragione della grande loro fragilità, è difficile divertirsi a lungo. Volete voi veramente fare dei felici? Orbene gettate nelle braccia di quella fanciullina una bambola bella e grande, una di quelle bambole paffutelle, dai grandi occhioni neri o celesti, dai capelli inanellati, dal colorito fresco e vivace come quello di una mela d’appio, e non mai una di quelle ridicole caricature di si­ gnora alla moda elegantemente ed artisticamente abbigliate da una brava modista. Senza dubbio quello fu il primo giocattolo che si regalò alla bambina ed essa a quest’ora ne avrà ricevuto di tutti i tipi e di tutti i formati. Ma in oggi la bambola è per davvero come la quarta persona della famiglia e per essa, come pel padrone, per la padrona e pel rampollo, industriali ed operai speciali fab­ bricano senza posa corredi, telette, mobili, utensili, servizi da tavola, cavalli, carrozze di tutte le dimensioni e di tutti i prezzi che offrono larghissimo campo di scelta al parente, all’amico generoso che si trovasse imbrogliato per completare o variare

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