RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
L’ARTE DI ESSER FELICI 533 per applaudire, di bocche per esaltare i suoi e conculcare gli altri! L’uomo di vaglia, se non vuol essere schiacciato dagli inetti e dagli inutili, ormai deve rinunciare alla lotta ove non sia protetto da qualche potente associazione. Per quanto il suo amor proprio si ribelli, il suo legittimo orgoglio ne soffra, deve rasse gnarsi e rammentarsi sempre che mai come all’epoca nostra la parola : « Guai all’uomo solo », non fu più crudamente vera. A Parigi uno dei più nojosi problemi che si presentano quando si hanno molte persone da vedere e molte visite da restituire, è certamente quello d’una rapida e facile locomozione attraverso le vie. La gente ricca s’ inquieta poco, non avendo occasione migliore per sfoggiare gli sfarzosi equipaggi, i calessini stemmati, i cupè discretamente chiusi, i valletti ed i cocchieri in corretta livrea ed i cavalli che scuotono fieramente i freni e s’impazientano ai portoni. Ma per la maggioranza dei parigini, che non gode di queste vantaggiose condizioni, il fiacré all’ora e alla giornata è un vero supplizio. Il cocchiere, sempre brontolone e dispettoso, ral lenta mentre conduce, beve e fuma quando aspetta, bestemmia e sacramenta quando riparte, protesta e s’imbroncia quando si ferma, borbotta e si lamenta quando lo si paga, se pure non dichiara, nel momento in cui si sa maggiormente necessario, che è stanco e vuol mettere in istalla la bestia.. Questo sgradevole intermediario è pertanto indispensabile, spe cialmente quando piove, se si vuole far qualche visita e presen tarsi in decente aspetto nelle case dove si è ricevuti. Il fatto di essere mal condotti basta per perdere lungo la via tutta l’amabilità, tutto il buon umore naturale e per entrare in-t grugnati in casa delle persone che si vanno a visitare e lasciar loro, ciò che non è mai bello, una falsa e cattiva opinione del proprio carattere.
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