RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
L’ARTE DI ESSER FELICI 563 è veramente da deplorare che non sia praticata regolarmente nelle scuole. Sostenendo il passo ginnastico parecchie ore di seguito, i cor ridori di professione giungono a percorrere distanze veramente meravigliose in un tempo relativamente brevissimo. In Inghil terra, dove questi esercizii sono molto apprezzati, si citano corri dori che non fanno meno di trenta leghe in quindici ore e che sono disposti a ricominciare l’esperimento dopo il riposo di una notte. Senza pretendere di arrivare a questo punto, bisogna però convenire, dopo questi esempi, che la ginnastica della corsa, così trascurata nella educazione fìsica della gioventù, è veramente utile per lo sviluppo dell’apparecchio locomotore. Se nei ginnasi non si corre a sufficienza, in rivincita si salta . molto, ed il salto, in qualunque modo venga fatto, mette in mo vimento tutte le articolazioni, tutti i muscoli estensori. Si salti col trampolino ad una discreta altezza, si oltrepassi un ostacolo in larghezza, sia con un semplice slancio, sia coll’ajuto d’una pertica, e i membri inferiori sopratutto agiranno, non solo spin gendo prima il corpo intiero come una molla, ma sopportando poi tutto il suo peso allorché ricade a terra. Per evitare ogni scossa pericolosa, bisogna saper toccare il suolo colle estremità anteriori dei piedi, giacché i diti flettendosi scompongono la scossa. Un salto male eseguito è sempre causa di gravi accidenti, e persino della morte, poiché una caduta troppo alta sui talloni determina nei centri nervosi una commo zione profonda. Esercitandosi nel salto, non s’impara solo ad evitare all’occasione questi pericoli, ma si abitua eziandio il corpo ai bruschi movimenti, ngl medesimo tempo che si lavora a dare l’ audacia e la sicurezza allo spirito a cui sovente sono così necessarie. Ginnastica respiratoria. — Di tutti gli esercizi parziali, ai quali ci possiamo dedicare, il più importante, dal punto di vista fisio-
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