RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

568 I BISOGNI DELLA VITA l’equilibrio, si abbassa sulla gamba sinistra che si stende come una molla. Colla stessa facilità colla quale si è fatta la spaccata rapidamente d’un sol tempo, si rialza onde trovarsi in guardia come prima. Per quanto siano eseguiti correttamente, questi esercizi non costituiscono tuttavia che la parte più elementare della scherma, i primi rudimenti dell’arte. Pu r rimanendo coperti e pronti alla risposta, bisogna poi imparare ad avanzarsi sul proprio avver- Allorchè si possiede bene la pratica delle armi, il più di­ vertente ed il miglior esercizio consiste nell’ assalto fra allievi di pari forza per mantenere l’ agilità e perfezionarla. Allora tutte le finezze e le maestrie divengono famigliari; si fa pompa, in questo giuoco brillante, di una prontezza sicura all’ attacco quanto di abilità alla parata, e si cerca con colpi franch i o finte, con rapidi distacchi o botte svelte di toccare l’avversario senza essere toccato. In guardia. sario, a respingere od a rincu­ lare davanti a lui senza mai sco­ starsi dalla sicurezza, colla quale soltanto a un dato punto si può riprendere l’ardimento offensivo od almeno sostenere con onore il combattimento. In seguito biso­ gna apprendere il maneggio tutto speciale del fioretto che è neces­ sario conoscere in tutti i suoi più segreti particolari; il sangue freddo, l’astuzia e la rapidità del colpo d’ occhio, non sono meno indispensabili, nel tirocinio di uno schermitore, della vigoria e della elasticità di polso.

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