RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
576 I BISOGNI DELLA VITA trotto più o meno modificato costituisce l’andatura meno comoda, anzi la più penosa, allo stesso che vi è abituato. Dal punto di vista igienico, non si è ancora ben d’accordo sui vantaggi e [sugli inconvenienti dell’ equitazione. Numerosi amatori montano a cavallo per diventar magri, e molti altri per ingrassare. Molto difficile ,è il decidersi su chi abbia ragione, da poi che gli uni ci danno ad esempio gli uffiziali di cavalleria per la maggior parte pletorici, e gli altri i postiglioni e i jockeys, quasi tutti etici o poco in carne. Ci pare tuttavia che, a meno di essere come questi ultimi trascinati a lungo, o affaticati nella corsa del cavallo, è incontrastabilé che il cavalcare general mente ingrassa, poiché rematosi e l’appetito eccitati dall’esercizio favoriscono al più alto grado l’assimilazione. Considerando tali vantaggi, l’equitazione viene perciò util mente raccomandata alle persone giovani nelle quali un’anemia persistente determina una debolezza generale e un dimagramento complicato con penosi turbamenti nervosi. Basta spesso questa ginnastica speciale a vincere una nevrosi ribelle ad altre c u re , a ricostituire il sangue nei soggetti più deboli, e a rendere di umor gajo i più melanconici. Infine non si può dubitare che l’ equitazione, se atrofizza quasi i membri addominali, contribuisce però allo sviluppo dei muscoli del tronco e dei membri toracici. Colla pratica metodica poi le reni diven gono elastiche e si fortificano, i bracci acquistano più vigoria e maggior volume, ma per montare a cavallo con eleganza e per non compromettere con atteggiamenti cattivi tutto il buon pro fitto che si può ricavare dalla passeggiata equestre, è quasi in dispensabile prendere, in sul principio, lezioni da un maestro esperimentato. Principii d'equitazione. — Maneggio. — Quando non se ne ha l’abitudine non è facile montare a cavallo. Si accomodano in primo luogo le redini e le staffe, poi, cogli
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