RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
L ’ A R T E D I E S S E R F E L I C I 581 pericolo, occorre la prudenza e la destrezza, non meno della forza fìsica; per abboì'dare colla massima sicurezza tanto un’imbarca zione, quanto una riva,è indispensabile una lunga pratica, così pure per imbarcare o sbarcare secondo le convenzioni stabilite, e più ancora per virare di bordo, per liberarsi da un arrenamento e per arrestare istantaneamente, davanti a qualunque pericolo, la corsa del canotto. Tutti gli anni, disgraziatamente, avvengono deplorevoli acci denti, i quali non possono attribuirsi che all’ignoranza e all’im perizia dei canottieri. Ora siccome tali imprudenti non compro mettono soltanto la loro vita, ma anche quella d’altri, si può senz’altro conclùdere che il corollario d’obbligo nell’arte del canot taggio è la perfetta conoscenza di un’ altra arte ancora più utile, quella del nuoto. N U O T O . Utilità del nuoto. — In un sistema razionale d’educazione fìsica il nuoto non sarà mai insegnato troppo per tempo. Oltre che il bagno tepido o fresco è una delle migliori abitu dini igieniche, il movimento che vi si può esercitare contribuisce a renderlo vie più salutare. Movendosi metodicamente nell’acqua si hanno due vantaggi, quello cioè di prendere un buon bagno e quello di abbandonarsi a un esercizio piacevole per sè stesso e all’occasione atto a rendere i più grandi servizii. Al giorno d’oggi, in tutte le città importanti vi sono scuole di nuoto e da qualche anno anche grandi vasche d’acqua tiepida, dove, in seguito a qualche lezione di un bagnino, è facile impa rare a nuotare. Dal punto di vista dell’esercizio e dell’igiene il bagno preso in questi stabilimenti, quantunque essi siano ben diretti, è sempre inferiore al bagno preso in mare o in pieno fiume, quando però si, possa avventurarsi senza pericolo.
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