RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

5 9 2 I B I S O G N I D E L L A V I T A in campagna. La stazione non è lontana, la locomotiva fuma, e il treno in pochi minuti vi depone a tre o quattro miglia in un ameno paesetto. Forse, a dir vero, non sapete propriamente dove discendere, e domandate a voi stesso dove si potrebbe passar meglio ‘la gior­ nata. Indecisi, date un’occhiata al giornale, volgete l’occhio ai muri della stazione tappezzati di affissi di tutti i colori. E che programmi ! Fanfare, concerti, fiere di fiori, corse, alberi di cuc­ cagna, regate, balli campestri, riviste, tombole, illuminazioni, fuochi d’artifìzio. Ecco tante cose atte ad attirare il pubblico, perchè, dopo tutto, che cosa è lo scopo finale di tutte le feste campestri, se non quello di invitare e trattenere il cittadino uscito dalla città, il quale generalmente non bada a spendere qualche lira per di­ vertirsi ? Però, se volete dar retta a me, restate pure insensibile a tante amabili seduzioni, e tenetevi lontano dalle feste in campagna. Infatti che piacere trovereste in quei grossolani divertimenti? Che diletto avreste di una passeggiata attraverso una folla di gente impacciata e stordita dal suo stesso andare, venire, ciarlare, in mezzo alla polvere, sotto il sole, nella piazza di un villaggio ? Se realmente volete occupare bene la vostra domenica e, ripo­ sandovi delle fatiche della settimana, ritrarre dalla campagna tutto quello che essa può dare, tutta la gioja che può procurare, lasciate il paese abitato e penetrate nei boschi, salite le colline, seguite a lento passo il margine delle riviere e dei ruscelli. Guardate, osservate, cercate di comprendere le mille meravi­ glie che vi stanno sotto i piedi e che non vedete appunto perchè non ne sospettate l’esistenza. Interrogate la nuvola, la pianta, l’uccello, l’insetto, il cespuglio, il ciottolo: essi narrano a quelli che li sanno intendere le storie più interessanti e curiose. Se avete famiglia, partite per tempo alla domenica con tutta la brigata.

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