RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
596 I BISOGNI DELLA VITA E in tali circostanze che cosa ci occorre per soddisfare com pletamente la nostra curiosità? Qualche nozione di geologia, una buona carta del paese che si percorre, un sacco di cuojo a scompartimenti, e uno o due' martelli; poi bisogna fare lunghe escursioni e passeggiate più che si potrà. Un giorno si fa l’ascensione della più alta cima della mon- arrampica sulle irte roccie, non trascurando di interrogare il letto pietroso dei ruscelli, gli strappi delle frane e i tagli delle fer rovie e delle strade. Da per tutto si osserva, si scava, si zappa, si gratta e si stacca a colpi di martello qualche campione di roccia, si fa saltare de licatamente sotto la forbice il fossile prezioso che rivelerà la natura del suolo, 1’ epoca della sua formazione, preciserà la sua età e racconterà quali an im ali. e quali piante vissero in quei tempi prodigiosamente remoti nei quali quel frammento di (terra fu egli stesso un essere vivente. Erborazione. — Quando si conosce la geologia, la geografìa fisica e il clima del paese dove si risiede, si prova veramente piacere e si riconosce l’utilità di studiarne la flora e la fauna. tagna, un altro giorno si se guono le tortuosità della valle arrestandosi a studiare i dirupi scoscesi dove le roccie sotto stanti si mostrano a nudo e ci lasciamo studiare la loro mera vigliosa sovraposizione. operai nei pozzi delle mine, si Gli arnesi del geologo. Si visitano le cave da cui si estraggono le argille, le sabbie, la calce, le ardesie e le pietre di fabbrica. Si discende cogli fruga il suolo delle caverne, si
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