RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
L’ ARTE DI ESSER FELICI 597 Allora si possono intraprendere con frutto le escursioni bota niche, erborando ed osservando simultaneamente le stupende ar monie che si scoprono ad ogni passo fra i fiori e gli insetti. Bisogna essere stati invasi da questa attraente passione della ricerca delle p ian te , per conoscere e poter descrivere tutto il piacere di una erborazione in un luogo selvaggio dove si trova la natura in tutta la sua potenza di grandezza e di semplicità. Da tutte le parti si presentano agli occhi estatici fiori fino allora incogniti, rare specie lungo tempo cercate che si mostrano a un tratto quali si figuravano coll’assoluta perfezione dei loro ca ratteri. È allora' che si provano le repentine emozioni, le deli ziose sorprese, è allora che si va a gettarsi anelanti sulla mera viglia inaspettatamente trovata, la si contempla, la si ammira e non si crede ai propri occhi! Inginocchiati sul muschio la si coglie, la si sbarbica, avendo il massimo riguardo di non lasciare la menoma radichetta alla terra. Si visita il suo calice, si scruta la corolla, si contano gli stami e si esaminano i pistilli. È dessa! È ben dessa, la raris sima specie sfuggita alle investigazioni di Linneo ! Con quanta cura la si mette nella scatola d’erborano, dove conserverà tutta la sua freschezza, e con quanta sollecitudine, giunti a casa, la si stende e la si chiude nello strettojo, dove lentamente essiccherà fino a che verrà ammessa ad occupare nell’erbario un posto da lungo tempo vuoto ! Perchè il botanico abbia qualche volta questi buoni incontri, è necessario che non trascuri di esplorare anche i luoghi più remoti della campagna. Non sole le alte montagne o le spiaggie del mare gli serbano incomparabili scoperte, ma basterà spesso ch’egli dia uno sguardo ai lembi di un bosco, alle rive di un pantano, alle macerie di un casolare, ad un crepaccio di una roccia, perchè faccia una sco
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