RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

598 I BISOGNI DELLA VITA perta che lo renderà tanto più contento quanto più gli riescirà inaspettata. Non è solo nella stagione dei fiori, come qualcuno potrebbe credere, che l’erboratore si dà alla gioja d’abbondanti e curiose raccolte. Dopo un breve tirocinio egli sa che ogni epoca del­ l’ anno ha la sua fioritura, che le specie vegetali si succedono con regolarità dalla primavera alla fine dell’inverno, e che se le più belle sbocciano nei più bei giorni, non è sempre però nel­ l’epoca stessa che fioriscono le più attraenti. Dai primi bucanevi che si mostrano in febbrajo, fino all’ul­ timo colchico che apparisce in novembre, che infinita varietà nuncoli, ai magnifici giliacei, le fastose orchidee. L’estate mol­ tiplica copiosamente le odorose labiate, le rose e le gramigne, le crucifere e le diantee dalle superbe corolle. In autunno ab­ bondano ancora per ogni dove le composite dai capitoli raggianti, le splendide papilionacee e le strane ombrellifere. Una meravigliosa rifioritura delle più belle piante della pri­ mavera viene spesso in quest’epoca a popolare i vuoti lasciati dalle numerose erbe a fiori visibili, ed allorquando arriva dicem­ bre è tutto un altro mondo vegetale, quello dei licheni e dei muschi che svelano all’ attento botanico lo strano mistero delle loro nozze nascoste. Riempiendo i propri ozii con tali distrazioni, come si fa a trovare il tempo lungo e ad annodarsi in campagna? Del resto non tutti si divertono alla caccia o alla pesca, tanto Vaseolo pe r erborare . nell’opulenta flo­ ra dei nostri prati e dei nostri bo­ schi! L’aprile si sforza invano di aggiungere agli anemoni i ra-

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